Caro Direttore, l'articolo pubblicato in data 25 febbraio 2011 a pagina 3 del Corriere del Mezzogiorno, ha richiamato l'attenzione di chi come me, ex consigliere comunale e candidato sindaco del Comune di Forio alle ultime elezioni amministrative, ha combattuto, perdendo su tutti i fronti, diverse battaglie affinché il nostro Comune si dotasse dei necessari strumenti urbanistici per una corretta pianificazione del territorio tesa a salvaguardare e valorizzare il nostro stupendo Paese e nello stesso tempo si dotasse delle necessarie infrastrutture e rispondesse alla domanda di nuove abitazioni. Si è scelta una strada diversa, più che una strada si è optato per una scorciatoia che ha consentito di governare il consenso più che il territorio, ma ha anche esposto i cittadini ad innumerevoli cause giudiziarie che di fatto vengono utilizzate dalla pubblica amministrazione per salvaguardare uno status quo. In effetti la pianificazione del territorio è stata affidata agli esiti dei processi e delle interpretazioni che i diversi Uffici Giudiziari davano alle questioni proposte per poi essere smentite nei diversi gradi di giudizio. Ritengo altresì, senza paura di poter essere smentito, che l'affaire edilizia abbia decisamente determinato l'esito elettorale delle ultime tornate.